Le lettere di Federico Perna, morto di carcere: “Mamma, mi stanno uccidendo”

“Sono due anni che giro galere, devo scontare la detenzione, non una pena umana”. Così Federico in una delle missive scritte alla madre che denuncia: “La sua salute lo rendeva incompatibile conla prigione, ma non avevo il numero della Cancellieri”